
Suggerimenti alla lettura
In questa pagina sono riportati i link a pagine contenenti riflessioni, articoli e denuncie di classe che hanno motivato la realizzazione di questo “gazzettino rosso” di noi non abbiamo patria. I riferimenti non alludono ad una identità di analisi, di critica marxista rivoluzionaria e di posizionamento politico nell’orizzonte di scontro internazionale e rivoluzionario contro il capitalismo e per il comunismo da parte di questo blog, con le posizioni dei seguenti contenitori. Nondimeno le novità importanti e l’arricchimento alla critica teorica rivoluzionaria del proletariato e degli sfruttati sono presenti. Nondimeno nei link proposti vi sono tanti spunti che hanno stimolato il modo di verificare la “magnitudine apparente” dello scontro di classe che si materializza nell’epoca del coronavirus. Per questo questo gazzettino ne suggerisce la lettura.
La pandemia e la new economy
Sul sito di Chuang, di ispirazione marxista cinese, vi è l’analisi e la riscoperta delle scienze dure come aspetto irrinunciabile della critica rivoluzionaria al capitalismo, cui la pandemia da coronavirus apre ad una nuova fase di sussulti e di contagio sociale.
Si è tanto parlato di digital economy, smart working e green economy. Questa è una riflessione di questo blog sulla Digital economy e lo smart working al tempo del coronavirus.
Dibattito anticapitalista in rete sulla pandemia
Sono pochi gli spunti di riflessione e discussione che riannodano i fili della crisi pandemica con la crisi generale della accumulazione capitalista, che più in generale chiama in causa il rapporto tra il modo di produzione con la natura, le speci animali e l’uomo alienato dai suoi mezzi di produzione. Un dibattito che apra ad una riflessione e necessità di azione rivoluzionaria contro l’abisso cui questo sistema marcescente si avvia su un piano inclinato verso il disastro, mettendo all’angolo l’umanità degli sfruttati secondo le linee dell’oppressione di classe, del colore, di genere, delle speci animali e della natura.
Ma l’area critica anatagonista che si raccoglie nel il rovescio offre spunti di riflessione, mentre il vecchio marxismo ed il vecchio anarchismo tendeno a scivolare sotto la supremazia economica della emergenza sanitaria immaginando improbabili vaccinazioni operaie e autorganizzate. Li saluto e li ringrazio
Scienza Critica
1918 L’influenza Spagnola. La pandemia che cambiò il mondo – Di Laura Spinney
Riferimenti e note
questo testo spinge a riflettere su una serie di considerazioni veramente attuali: contraddizione tra difesa della salute e “benessere” dell’economia come fattore delle contraddizioni di classe; come il mondo naturale reagisce alle pandemie, per una corretta impostazione della critica ai lockdown imposti – con criminale e volontario ritardo – dai governi; effetti della pandemia del 1918 come aspetto dello scontro di classe; colonialismo e imperialismo e genocidio pandemico; pandemia nella storia dell’uomo e modo di produzione e di sviluppo delle relazioni sociali e delle forze produttive.
Spillover – Di David Quammen
Con il coronavirus questo libro è diventato virale. Non è solo una indagine scientifica sull’origine dei virus, ma un esame scientifico su come il salto zoonotico è direttamente collegato al processo di produzione e sviluppo (distruzione) delle forze produttive e della natura.
Big Farms make big flu – Di Rob Wallace
Rob Wallace si spinge nei dettagli dei meccanismi della industria dell’agro business, degli allevamenti di bestiame e di macellazione come produttori e veicoli delle patologie pandemiche nelle speci animali ed il loro salto sull’uomo.
Articoli della scienza critica militante di Rob Wallace e di altri scienziati e ricercatori
Critica di classe militante internazionalista, black marxism
Le pagine di Ill Will Editions, da cui questo gazzettino ha realizzato la traduzione in italiano dell’articolo “Il ritorno di John Brown – i traditori della razza bianca nella sollevazione del 2020“.
Note e Riferimenti
E’ una specifica raccomandazione di questo gazzettino rosso di seguire con assiduità il sito Ill Will Editions. In special modo gli articoli proposti materializzano la ricchezza del Black Marxism prodotto dalla secolare lotta dei neri americani, dei nativi e contro il colonialismo ed imperialismo europeo e yankee. Molti degli articoli pubblicati da noi non abbiamo patria tentano di agganciarsi a questa visione della rivoluzione sociale. Scoperto recentemente è tra i preferiti del “gazzettino rosso” come fonte di riflessione sulla lotta del proletariato nero americano. Sempre dagli stessi autori, in evidenzia abbiamo “George Floyd’s thesis on rebellion” e “the rise of the black counter insurgency“.
Il network Crimethinc o CrimeThink
E’ un network internazionale che raccoglie idee, strategie (think tank) di una rete internazionalista anarchica cha va dal Kansas a Kuala Lampur. Ha il pregio di riportare cronache dall’interno delle battaglie di strada che i nuovi giovani proletari sono impegnati a condurre. La loro autodescrizione la potete trovare qui [.]. In evidenza ci sono “The subject of George Floyd’s revolt” e “Snapshots of the riot“.
Vitalist International, di cui è presente anche la sezione romana dell’Internazionale Vitalista.
Sia nella edizione originale, sia nell’edizione in italiano curata da un gruppo di compagni italiani, sono presenti parecchi degli articoli tratti dai siti precedentemente citati. Noi non abbiamo patria ringrazia il lavoro di traduzione di questi compagni consentendo di conoscere le novità e la ricchezza di questa critica antagonista al capitale. Tutte le lotte sono importanti, anche quelle più piccole e remote, tant’è che se non ci fosse stato l’impegno e le iniziative del “Campetto Occupato” di Giulianova, questo “gazzettino” non sarebbe venuto a conoscenza di tutto il materiale proposto dal circuito dell’Internazionale Vitalista.
Aggiornamenti delle lotte e delle rivolte degli USA
Esistono alcuni siti dagli USA che propongono aggiornamenti e notizie delle lotte e degli scioperi della nuova working class nord americana e degli “essential workers”.
Note e Riferimenti
Payday Report – covering labor into the News deserts – è uno di questi. Così come esistono alcuni media indipendenti di stampo democratico liberale che talvolta riporta cose che altri non dicono. Ma relativamente agli Stati Uniti e alla rivolta del 2020 suggerisco – se si ha facebook – di diventare follower di quei giornalisti giovani e indipendenti che hanno testimoniato per esempio tutte le notti delle battaglie di Portland e che man mano sono diventati vieppù “complici” che “obiettivi reporter” dei fatti. Uno di questi è Jacob Prescott, i cui report hanno il pregio di far venire alla luce alcune voci delle lotte che nessun media riporta.