Caro Guido…

In ricordo di Guido

una brava persona, un uomo solidale, compagno, rivoluzionario, un comunista, soprattutto un amico che non ho avuto la fortuna di avere, stroncato dalla malattia di questo tempo claustrofobico totalitario.

Le occasioni di incontrarti sono state poche e spesso caratterizzate da una solidarietà formale che ci ha condizionato tutti e tutte. Viceversa tu eri in grado di trasformarla in un vitale spontaneo sentimento descrivibile con l’umana espressione di “amico e compagno”. E anche solo “amico” è davvero sufficiente per volerti bene.

Sarebbe stato bello davvero avere più occasioni. Ogni volta che ti ho visto, che mi hai ascoltato o io ho ascoltato te mi hai trasmesso sempre una forte sensazione di calore rassicurante e di solidarietà nell’amicizia. La passione ardente senza il bisogno di gridarla, la pacatezza nella fiducia verso il futuro, il buon senso di fronte all’immediata delusione per non lasciarsi trascinare dallo sconforto. Sei il compagno saporito dei formaggi ed energico della carne, l’uomo che ascolta paziente e che smussa le nostre intemperanze attraverso la calma di chi sa operare in armonia con le mani e con la testa. La calma e la pazienza di chi sa che le cose non sono facili in questa vita, che la speranza non emerge da un improvviso sussulto e richiede una stagionatura naturale. Mentre la carne và asciugata prima di essere cotta e sorridere agli altri nell’attesa come hai sempre fatto tu è fondamentale.Forse ho una immagine di te non corrispondente a chi sei. 

Avrei voluto conoscerti meglio e di più, avere l’opportunità di vederti più spesso. La vita in questa società già di per se ci isola e ci separa anche quando viviamo in luoghi vicini e noi viviamo in posti lontani. Mi rimangono i ricordi dei tuoi sorrisi nascosti e illuminati dai tuoi occhi vispi.Non so perchè questa notizia mi addolora così tanto. Mi ha spinto a comunicarla anche ad altri, anche a quelli che ti hanno offeso ed offendendo te è come se l’avessero fatto a me. Ma è roba del passato che ancora oggi in maniera ridicola non riesco a scrollarmela dalle spalle.Sono passati tanti, troppi anni dall’ultima volta che ti ho incontrato a Como. Sembra una eternità trascorsa in un lampo. Ma il legame al tuo ricordo è ancora giovane: più che un compagno sei l’amico mancato che avrei voluto avere e questa possibilità ora mi è scippata via per sempre.Mi rimane solo condividere le mie sensazioni a chi ti ha voluto bene davvero come amico e poi compagno, a chi ti è stato vicino e ti ha amato, ai tuoi familiari che non conosco. Questo tempo catastrofico dove le cose non accadono per caso mi impedirà di venire su a vedere i panorami della tua vita in un immaginifico abbraccio con te. 

Ciao Guido (e a tutti quelli che ti vogliono bene).

Alessio

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