Sanità dello Stato, RSA e Pistola alla Tempia

Non è certo da questo blog che potrete trovare sproloqui circa il “diritto violato”, il “patto costituzionale” tra Stato e Cittadini violato, sulla questione dell’obbligo vaccinale (o sul green pass), ma soprattutto non troverete mai il richiamo al “diritto borghese”, alla democrazia, al parlamento o all’ONU, alle istituzioni trasversali del potere capitalistico nella generale lotta contro l’oppressione di classe, razza, genere, di devastazione della natura o contro le barbariche guerre imperialiste dell’Occidente degli ultimi 30 anni (Iraq, ex Jugoslavia e Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, ecc.).

Ora per rimuovere il velo dallo Stato borghese come nuda Democrazia Capitalista di Dittatura sociale, economica, politica nell’interesse generale del capitalismo come catena impersonale, che si aliena dal precedente ruolo di “mediazione” del conflitto tra le classi in favore del potere economico delle classi dominanti attraverso il ruolo delle sue principali istituzioni dello Stato – governo, esercito, polizia, magistratura e parlamento (e a questo blog la cosa era già nota), in favore della nuda centralizzazione autoritaria contro l’intera società, vale la pena riportare la testimonianza diretta di quanto accade in una RSA di una provincia del Lazio.

Mi ha raccontato una lavoratrice (di quelle che sgobbano anche 10 ore per turno nei vari lussuosi centri multi store) quanto segue.
Il papà a distanza di poche settimane ha avuto 3 ictus, di cui uno in ospedale, questa estate. Non aveva la cosa nulla a che vedere col Covid-19 tantomeno col vaccino.

La mamma della lavoratrice, già parzialmente semi invalida, ha estreme difficoltà a prendersi cura del marito ora del tutto inabile, ma fortunatamente lucido mentalmente come appare negli ultimi giorni di Settembre.
La figlia lavoratrice non vive nella provincia dove vivono i genitori, ma si suda la vita (è corretto dire) a Roma.
Unica possibilità fare domanda di ammissione in una RSA per il padre.

Nei primi giorni di Settembre il Papà entra in RSA con tampone molecolare negativo fatto il giorno stesso. Moglie e Figlia lo fanno anche loro per sicurezza.

La struttura della RSA chiede “tuo padre è vaccinato?
La figlia risponde: “No. Mio padre ha avuto come potete vedere tre ictus consecutivi recenti”.

La lavoratrice si immaginava che questa condizione patologica fosse sufficiente a spiegare che forse il siero Moderna, Pfizer, AstraZeneca non fosse raccomandabile per il Papà paziente.
Infatti, si era illusa. Il medico responsabile di turno dice: “Vabbè. Ma in ogni caso suo padre si deve far vaccinare”.

FERMI TUTTI, NON È QUESTO IL MOMENTO DI APRIRE IL FUOCO ALZO ZERO, MA APRIRE LE ZUCCHE!

La lavoratrice, che farà anche la commessa è una donna giovane in gamba ed intelligente, una lavoratrice con muscoli, cervello e cuore, capisce che l’importante decisivo è non far entrare il virus in un ospedale, pronto soccorso e soprattutto in una RSA. A tal fine il papà era certo non potesse essere portatore di alcun virus Sars-Cov-2 comprovato dall’esito del tampone fresco di giornata, così come da parte sua e della mamma avendone certificato la stessa cosa.
Quindi il papà non avrebbe potuto contagiare alcuno dei vecchietti e delle vecchiette già ospitate in RSA. I vecchietti e vecchiette già all’interno probabilmente non potrebbero esserlo viceversa per il papà, se il criterio più sicuro del tampone giornaliero come prova di alcun contagio dal virus fosse stato eseguito nel momento del loro precedente accesso in RSA.

Se alcuni lo fossero, putroppo i vecchietti e vecchiette andrebbero separati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali tra chi il virus non ce l’ha e chi ce l’ha.

O vogliamo negare la cure di assistenza agli anziani?

Nemmeno due giorni dopo il responsabile sanitario di questa RSA che non è in provincia di Roma chiama la figlia al telefono intimandole a lei o alla madre di accorrere in struttura e firmare il consenso alla vaccinazione del Papà, altrimenti “ENTRO 7 GIORNI BUTTIAMO FUORI SUO PADRE”.

FERMI TUTTI COSA C’ENTRA, CHE PERICOLO PUÓ COMPORTARE PER SÈ O PER GLI ALTRI, VECCHIETTI O PERSONALE SANITARIO, UN POVERO CRISTO NON POSITIVO AL VIRUS CHE VIVE ENTRO I CONFINI DELLA RSA?

Semmai il virus entra portato dall’esterno, da chi vi entra senza le dovute precauzioni o perchè un esterno con sintomo da Covid-19 o un’altro “convalescente” viene accolto in RSA senza separare i contatti tra pazienti e personale sanitario (come drammaticamente e criminosamente abbiamo avuto già amara esperienza).
Come non sappiamo se ancora vige la criminale prassi in RSA che il personale non debba indossare le mascherine per non spaventare gli ospiti, se i loro figli vaccinati contro il covid-19 possono accedere nella struttura per trovare i loro cari nei weekend senza alcun minimo rispetto dei più ragionevoli protocolli baciando i loro genitori sulle guance e senza alcuna certezza che siano ancora in possesso della cosiddetta “immunità”.

Immunità de che? Per sei mesi poi perchè stabilito da un DPCM fanfarone e bugiardo?

La giovane lavoratrice da Roma corre verso la più vicina Caserma dei Carabinieri alla RSA.
Prova a chiedere di scrivere un esposto formale contro la minaccia della Residenza Sanitaria Assistenziale in procinto di violare l’articolo 539 del Codice Penale sulla “omissione di soccorso”. L’articolo di Legge prevederebbe la persecuzione immediata del responsabile sanitario che si rifiutasse di dare soccorso attraverso l’espulsione del paziente inabile, e qui parliamo di vita o di morte di una persona anziana che ha già sulle spalle tre ictus recenti, una moglie in difficoltà e non auto sufficente ed una figlia che vive in un’altra provincia seppure vicina.
Cosa risponde il solerte funzionario ufficiale dei Carabinieri?

Si cara signora l’articolo 539 del Codice Penale è chiaro nel merito, ma il Governo per l’emergenza sanitaria attraverso i DPCM impone che i pazienti e ospiti delle RSA siano tutti vaccinati”.

Qui, la giovane torna via in preda alla disperazione, vittima di un ricatto più grande di lei e di una forza prevaricatrice la cui catena difficile da spezzare. Cosa accadrà?
Qualcuno si domanderebbe perchè lei si ostina – ma è anche il Papà a ritenere così – a non fornire il consenso per la vaccinazione del padre?
La domanda, per chi se la pone in questi termini, non ha alcun senso. Nell’interesse generale di tutti i vecchietti e vecchiette nelle RSA ci si dovrebbe domandare del perchè di così tanto accanimento di una RSA, fino a minacciare una azione vigliacca e criminosa e di prevedibile morte di questo padre attraverso la sua espulsione, a meno che la figlia presentasse la sue dimissioni volontarie dal lavoro e se ne tornasse al paesello ad assistere il padre, che prima degli ictus era lui che assisteva la madre vittima di un drammatico incidente domestico di qualche anno fa.
Certamente la giovane lavoratrice potrebbe ripiegare a questo male minore, ma la pensione del papà a quel punto dovrebbe sfamare tre bocche.

Come potete leggere qui nell’allegato in fondo, giá a metà primavera è venuto fuori che il Sars-Cov-2 non provoca attraverso la proteina Spike l’attacco per le vie polmonari e poi una malattia o patologia polmonare. La proteina spike non è una semplice ancora di attravco.
Le ultime ricerche medico scientifiche incrociate tra Stati Uniti e China dimostrano che il Covid-19 è una malattia che attacca direttamente i vasi sanguigni, che è proprio la proteina Spike contenuta nel virus la sua causa prima.

Allora perchè la Sanità dello Stato Democratico vuole imporre di imperio e sotto ricatto la vaccinazione di un vecchietto che già ha accertati problemi vascolari? Perchè si ritiene che iniettargli un siero che contiene la riproduzione in laboratorio proprio di quella proteina Spike sia mandatoria?

Qui chi rimane silente, o insiste su “ecco i soliti no vax” è un ignobile criminale carogna alla coda dello Stato Democratico che vuole imporre al padre un certo sicuro alto margine di rischio per la sua pelle. E se poi il suo caso rientrasse in quel 1%, 0,5%, fate voi le vostre percentuali per pulirvi la coscienza infangata dalla ideologia dominante del capitale, che muore poco dopo di trombosi, infarto, ictus subito dopo la prima o doppia dose di vaccino, chi paga? Nessuno paga, c’è un consenso firmato sotto la canna di pistola puntata alla tempia.

Capitalismo, Stato, Governo e RSA ancora a Settembre 2021 siete gli stessi assassini di anziani ed anziane morti nelle RSA.

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/medicina/2021/05/11/covidspike-danneggia-direttamente-cellule-di-vasi-sanguigni_6ba56a18-2c1a-48c5-9ae5-51a7204054f9.html

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