Il povero cristo è sbottato d’odio

Di Michele Castaldo Pubblico una analisi di Michele Castaldo sul caso del Generale Vannacci che sta suscitando un larghissimo dibattito nella pancia molle di un paese imperialista come l’Italia, che si riconosce parte di quel mondo Occidentale e si ritiene “inventore” delle civilità e dell’umano progresso che prende il nome di capitalismo. Non sono iContinua a leggere “Il povero cristo è sbottato d’odio”

Il pelo e l’uovo sui fatti Africani

Ricevo un commento di Michele Castaldo sull’articolo della Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria a proposito degli importanti accadimenti in Niger e nel Sahel che riporto qui per intero più avanti. L”articolo della TIR potete leggerlo su sinistrainrete.info, mentre il commento di Michele Castaldo lo potete leggere qui di seguito in fondo a questa mia breve disgressione. ConContinua a leggere “Il pelo e l’uovo sui fatti Africani”

Niger and the African seething

So let us try to understand it better, without hiding behind a finger, and immediately say that the exultation of the masses of oppressed and exploited Africans is a further sign of the destabilization phase of the mode of production at West hegemony, otherwise known as: the revolution is proceeding its unstoppable course.

Il Niger e il Ribollire Africano

Appare dunque chiaro che definire “colpo di Stato” la presa del potere dei militari in Mali, in Burkina Faso e in Niger, col sostegno popolare è tutt’altra cosa dai colpi di Stato diretti e organizzati dall’Occidente e chi avanza questa tesi lo fa per opportunismo eurocentrico accondiscendente all’imperialismo di casa propria. Che poi la favola democratica venga data da bere anche ai rimasugli della sinistra che fu, beh, pazienza, fessi erano prima e tali restano. Ci sono stati addirittura “fior di teorici” di sinistra, che definirono “Colpo di Stato” anche la rivoluzione russa del 1917. Viceversa, la straordinaria mobilitazione popolare sostiene le attuali giunte militari proprio perché hanno deposto dei presidenti “democraticamente” eletti, ovvero messi lì al potere da potentati economici Occidentali.