Il pelo e l’uovo sui fatti Africani

Ricevo un commento di Michele Castaldo sull’articolo della Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria a proposito degli importanti accadimenti in Niger e nel Sahel che riporto qui per intero più avanti. L”articolo della TIR potete leggerlo su sinistrainrete.info, mentre il commento di Michele Castaldo lo potete leggere qui di seguito in fondo a questa mia breve disgressione. ConContinua a leggere “Il pelo e l’uovo sui fatti Africani”

Niger and the African seething

So let us try to understand it better, without hiding behind a finger, and immediately say that the exultation of the masses of oppressed and exploited Africans is a further sign of the destabilization phase of the mode of production at West hegemony, otherwise known as: the revolution is proceeding its unstoppable course.

Il Niger e il Ribollire Africano

Appare dunque chiaro che definire “colpo di Stato” la presa del potere dei militari in Mali, in Burkina Faso e in Niger, col sostegno popolare è tutt’altra cosa dai colpi di Stato diretti e organizzati dall’Occidente e chi avanza questa tesi lo fa per opportunismo eurocentrico accondiscendente all’imperialismo di casa propria. Che poi la favola democratica venga data da bere anche ai rimasugli della sinistra che fu, beh, pazienza, fessi erano prima e tali restano. Ci sono stati addirittura “fior di teorici” di sinistra, che definirono “Colpo di Stato” anche la rivoluzione russa del 1917. Viceversa, la straordinaria mobilitazione popolare sostiene le attuali giunte militari proprio perché hanno deposto dei presidenti “democraticamente” eletti, ovvero messi lì al potere da potentati economici Occidentali.

Minneapolis chiama Nanterre, la Francia risponde: il caos e l’onda

Il solo razzismo sistemico capitalista dell’Occidente colonialista e imperialista non basta a spiegare questa esecuzione a morte sul posto. Così come l’improvvisa ribellione che ne è seguita solo in parte trova la sua radice nella materialità di un futuro precario per le nuove generazioni di francesi figli della immigrazione extra europea.

Lettera aperta a “Spirit of May 28th”

e al nuovo spirito rivoluzionario dei neri, meticci e bianchi che si sono sentiti parte della ribellione di George Floyd del 2020. Quella che segue è la traduzione in italiano della lettera aperta originale rivolta dal sottoscritto a questo gruppo o organizzazione informale degli Stati Uniti denominata Spirit of May 28 (SM28.org), un gruppo consolidatosiContinua a leggere “Lettera aperta a “Spirit of May 28th””

Open Letter to the spirit of May 28th 2020

Recognizing that a movement arose, developed and then ebbed away is great wisdom, as is determinism in its ‘latent’ state (Lenin would have said), i.e. unconscious as a theoretical conception but correct in its approach to facts.

The Crumbling United States of America

E l’assassinio razzista di Tyre Nichols Tyre Nichols è stato assassinato da 5 poliziotti a seguito di un controllo di polizia nel traffico. I poliziotti erano tutti neri e qualcuno dirà cosa ci azzecca il razzismo? Per mettere a fuoco la questione dovremmo riferirci ad alcune osservazioni di Malcom X. Malcom X scriveva: <<Per capireContinua a leggere “The Crumbling United States of America”

Volevate il negro da cortile

“Volevate il negro da cortile”, denuncia Abou Soumahoro e questo blog si unisce con rabbia contro questo meccanismo infernale da cui egli tenta di divincolarsi. Perché è così che la democrazia liberale fondata sul razzismo sistemico è disposta ad accogliere nella casa del padrone quei pochi negri servizievoli e obbligati all’ossequio del padrone. Oggi nonContinua a leggere “Volevate il negro da cortile”

L’antirazzismo ed il recinto del consentito

Ancora non si spengono i riflettori sulla vicenda degli umani dannati della terra a bordo della Ocean Viking, di fatto respinti dall’Italia e poi per buona parte di essi ora respinti dalla Francia. Dietro la polemica tra il governo Italiano e quello Francese è celata una oggettiva verità. Entrambi i paesi necessitano di mano d’operaContinua a leggere “L’antirazzismo ed il recinto del consentito”

Marcinelle e Lampedusa

Nota a margine sull’omicidio razzista di Alika Noi non abbiamo patria è chiamato velocemente ad entrare nel merito della polemica che intercorre in queste ore tra Gianni Letta (leader politico che esprime le necessità dell’anti-razzismo di unità nazionale) e Giorgia Meloni circa il paragone tra i morti operai italiani nella strage nella miniera di carboneContinua a leggere “Marcinelle e Lampedusa”